SALUTO

IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA CONSACRAZIONE DELLA CHRISTUSKIRCHE, CHIESA EVANGELICA LUTERANA A ROMA

26 GIUGNO 2022

 

 

Gentilissima Presidente Kurschus,

Egregio Pastore Jonas,

Onorevoli Rappresentanti del mondo ecumenico,

Cari Fratelli e Sorelle nella comunione di tutti i battezzati,

 

in occasione del centenario della consacrazione della Christuskirche, Chiesa evangelica luterana di Roma, vi reco i cordiali auguri di benedizione del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Sotto l’impressionante mosaico del Cristo Pantokrator dell’abside, in quest’ora di festa ci siamo riuniti per rendere onore solo a Dio. Siamo uniti nella preghiera e nella lode, siamo “concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare” (Ef 2, 19-20).

Quando, 100 anni fa, più esattamente il 5 novembre 1922, questa chiesa fu consacrata, non si poteva ancora pensare a una celebrazione in clima ecumenico. Il fatto che, in seguito, tre papi: San Giovanni Paolo II nel 1983, Papa Benedetto XVI nel 2010 e Papa Francesco nel 2015, avrebbero  pregato in questa chiesa e vi avrebbero ascoltato e annunciato la Parola di Dio, a quell’epoca non sarebbe venuto in mente a nessuno.

Ma in questo edificio di chiesa risiede una testimonianza peculiare dell’unità che risale fino all’Ottocento, agli inizi della comunità evangelica di Roma che, per i suoi culti, usò a lungo la cappella dell’ambasciata a Palazzo Caffarelli. Intendo alludere alla conca battesimale del 1832, che ora ha trovato posto accanto alla porta della sacrestia. In essa, sono incise parole latine riprese da un’ode battesimale che Papa Sisto III (alcuni dicono Leone Magno) compose nel V secolo. In italiano, suona così: “Questa è la fonte della vita, che purifica il mondo intero, scaturita dalla ferita del costato di Cristo. Coloro che vi sono rinati a vita nuova, niente può più separare. Sono una cosa sola, in un solo battesimo, in un solo Spirito, in una sola fede.”

È notevole che i cristiani evangelici di Roma, fin dall’inizio, abbiano dato forma, così chiara e netta, alla fede nell’”unico battesimo per il perdono dei peccati” (Credo di Nicea-Costantinopoli). La conca battesimale storica del 1832, infatti, cita parole che si trovano sull’architrave di San Giovanni in Fonte, il più antico battistero di Roma.

Cari Fratelli e Sorelle, non vogliamo sorvolare sulle differenze che ancora sussistono tra noi. Vogliamo ascoltarci a vicenda e stimarci a vicenda, nell’amore e nella verità: nella veridicità dell’amore e nell’amore per la verità, anche e proprio quando si rendono evidenti le differenze che dobbiamo ancora aspettarci. Ma lasciateci essere, in ogni cosa, testimoni dell’”unico battesimo per il perdono dei peccati”.

Quando, nel 2019, qui a Roma, ricordammo i 20 anni della firma della “Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione”, usammo appositamente, cara comunità, la vostra storica conca battesimale per la riflessione ecumenica sul battesimo. È davvero un tesoro ecumenico.

Cristo è, per chi può ringraziare del proprio battesimo, sempre di nuovo, costantemente nuovo, per tutta la vita. Questa proclamazione di fede ecumenica ci unisce già. “Preghiamo lo Spirito Santo affinché egli continui a guidarci verso quell’unità visibile che è la volontà di Cristo” (Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, paragrafo 44).

 

 

 

Cardinal Kurt Koch

Prefetto

Centenario della Christuskirche – Saluto Cardinal Kurt Koch